Massimiliano Baldini (Lega): “La mozione sull’impianto a Salanetti non serve a nulla”
“La mozione approvata dal consiglio comunale di Capannori in merito alla previsione di un nuovo impianto per recupero pannoloni e prodotti assorbenti per la persona (PAP) è “acqua fresca” non solo per la stessa natura della tipologia di atto – la maggior parte delle mozioni una volta approvate rimangono chiuse nei cassetti dei sindaci e delle giunte – ma altresì perché non va oltre dichiarazioni di mero intento assolutamente generiche che sono più ad uso e consumo della solita finta partecipazione e coinvolgimento farlocco dei cittadini notoriamente cara al PD di quanto in grado di evidenziare e superare i veri e gravissimi problemi che quell’impianto comporta per tutti, per le intere comunità di Capannori e Porcari.
Infatti, come ho avuto modo di dire nell’interrogazione presentata di urgenza e che discuterò in consiglio regionale la prossima settimana, nel decreto dirigenziale regionale n. 4566 del marzo 2024 sono evidenziate notevoli criticità, certo non superabili con quella mozione approvata dal consiglio comunale di Capannori.
Penso a quanto si riporta nel corpo del decreto con riferimento al comune di Capannori nel contributo fornito a mezzo di avvio del procedimento del 13.09.2023 dove si rileva la non conformità del progetto in esame al regolamento urbanistico vigente ed al piano strutturale vigente, affermandosi altresì che in merito alla documentazione integrativa lo stesso comune di Capannori si è espresso con nota del 02.01.2024 confermando la non conformità urbanistica dell’intervento proposto.
Penso ai numerosi rilievi in tema di rumori, emissioni odorigene, traffico indotto e pericolosità idraulica sui quali si insiste per più pagine nell’elencare le manchevolezze del progetto – così interviene Massimiliano Baldini, consigliere regionale della Lega -.
Ma, ancora, sempre lo stesso decreto dirigenziale 4566 riporta le note dello stesso comune di Porcari che ha correttamente richiesto integrazioni riguardanti sempre il traffico indotto, la provenienza e destinazione dei rifiuti, le emissioni odorigene, l’analisi dei criteri escludenti del PRB, soffermandosi sul fatto che non è presente nel progetto una compiuta valutazione degli effetti che l’impianto genera sul traffico, che le emissioni odorigene vanno ad interessare diversi uffici ad uso residenziale presenti nell’area di studio, che non sono stati indicati nel dettaglio gli accorgimenti necessari atti ad evitare l’aggravio delle condizioni di rischio riguardo il drenaggio delle acque, il tutto con effetti negativi che potrebbero ricadere, vista la vicinanza, anche sul comune di Porcari.
Ma – continua il rappresentante del partito di Matteo Salvini – anche l’azienda ASL Toscana Nord Ovest nel suo contributo del 03.10.2023 riportato sempre dal decreto dirigenziale regionale, rileva che la documentazione presentata è molto generica sia per quanto riguarda la provenienza dei rifiuti e ancora di più per ciò che risulta dai trattamenti per cui non sono definiti tutta una serie di aspetti fondamentali elencati.
E, altra questione molto rilevante del quale sono curioso ascoltare la risposta dell’assessore regionale, è che in termini di costi la tabella che ho prodotto nella mia interrogazione, allegata alla delibera dell’Ato, evidenzia la non copertura totale da parte del finanziamento PNRR e quindi il serio rischio che il residuo vada in tariffa cioè a gravare sulle tasche dei cittadini che per essere inquinati ancora di più dovranno anche pagare.
Insomma – conclude Massimiliano Baldini – l’atto approvato dal comune di Capannori è solo servito a zittire il consiglio comunale e a far finta di coinvolgere i cittadini dando invece via libera a Reti Ambienti SpA ma i problemi per l’intera comunità di Capannori e Porcari rimangono a causa di un impianto che impatta pesantemente su quei territori come avrò modo di dire e discutere ampiamente proprio in consiglio regionale”.
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