“Emergenza acqua potabile per i balneari: sfida normativa e ricerca di soluzioni”
Il decreto legislativo 18/2023 che ha aggiornato la disciplina sulle acque potabili (abrogando il decreto 31/2001) e che prevede che l’acqua che viene a contatto con l’uomo, in qualsiasi forma, debba essere “destinata al consumo umano” ha provocato nella categoria dei balneari un vero e proprio stato di allarme.
“Il problema maggiore per l’adeguamento normativo richiesto – spiega il presidente dell’Ambito Turistico Versilia Bruno Murzi – sta infatti non solo nei tempi lunghi di realizzazione ma anche che, con l’utilizzo eccessivo di acqua potabile in estate, si possa incorrere in potenziali rischi di approvvigionamento con conseguente grave disagio per tutta la popolazione della Versilia, residente ed ospite. E lo stesso gestore idrico Gaia si troverebbe impossibilitato ad aumentare in modo cospicuo le forniture alle utenze. Stiamo lavorando a questa problematica dopo aver incontrato ai primi di febbraio il Sindacato Italiano Balneari Confcommercio insieme alle associazioni balneari della Versilia e della costa Apuana (Massa e Carrara), Per questo abbiamo prontamente attivato un incontro con la Regione Toscana, con l’Ausl Toscana Nord Ovest e il gestore idrico Gaia.”
Incontro che si terrà il prossimo 18 marzo e a cui parteciperanno l’assessore al Turismo Leonardo Marras, l’assessore alla Sanità Simone Bezzini, Paolo Peruzzi direttore generale di Gaia, Franco Barghini UF Dipartimento Igiene Pubblica Versilia.
“Mi auguro di trovare – prosegue il presidente Murzi – insieme a tutti loro una soluzione condivisa che tenga conto del buon senso, magari considerando ancora validi alcuni parametri dell’acqua che sono sempre esistiti come quelli delle piscine. Ci attendiamo quindi un periodo transitorio di messa a punto della normativa che permetta a tutti, operatori turistici, gestore idrico, addetti ai controlli, di avere il tempo necessario per adeguarsi, tenendo conto della scarsità dell’acqua potabile”.
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