Il Tar conferma la validità della concessione del Maitò: via libera al progetto di lusso
FORTE DEI MARMI – Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) ha dato il via libera definitivo alla concessione del Maitò, sancendone la piena validità e accogliendo le argomentazioni della società in contrasto con il Comune di Forte dei Marmi. La sentenza, emessa a fine febbraio sotto la presidenza del giudice Riccardo Giani, ha visto prevalere la posizione sostenuta dall’avvocato Vittorio Chierroni, legale della società, a scapito delle tesi avanzate dal Comune, rappresentato dall’avvocato Marina Vannucci.
La controversia trae origine dall’ambizioso progetto di fusione che ha coinvolto il ristorante Maitò, il bagno Maitò Beach e l’ex stabilimento Orsa Maggiore, culminando nella creazione di un complesso di lusso con piscina di circa 300 metri quadrati, idromassaggi, corner bar e aree esclusive. Nel 2018, per realizzare l’intervento, la società Ristorante L’Orsa Maggiore srl – successivamente ribattezzata Maitò dal 1960 srl – ha ottenuto una concessione valida fino al 31 dicembre 2037. Nel giugno 2021, la società ha avanzato richiesta al Comune per uniformare le concessioni in suo possesso, estendendole alla stessa scadenza. Tuttavia, nel febbraio 2022, l’ente comunale ha rilasciato un’autorizzazione con termine anticipato al 31 dicembre 2023, ritenendo che si trattasse di una nuova concessione soggetta alle regole europee.
La decisione del Tar ha ribaltato questa interpretazione, stabilendo che la concessione rilasciata alla Maitò dal 1960 srl non costituisce un’estensione automatica di concessioni demaniali, ma rientra in una “licenza suppletiva” disciplinata dal Codice della Navigazione. Tale normativa consente modifiche e ampliamenti di concessioni già in essere senza ricadere nelle restrizioni previste per le nuove assegnazioni. Inoltre, poiché le concessioni in questione risalgono a prima del dicembre 2009, non rientrano nelle disposizioni della direttiva europea sui servizi e non sono soggette al termine massimo fissato al 31 dicembre 2033.
Il tribunale ha quindi riconosciuto che il Comune avrebbe potuto armonizzare la scadenza della concessione suppletiva con quella principale, fissandola al 31 dicembre 2037. Con questa sentenza, il Maitò ottiene dunque piena conferma della validità del titolo e il via libera per proseguire con il suo esclusivo progetto di ospitalità di lusso.
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