Franco Marinoni (direttore Confcommercio Toscana) interviene sulla questione ‘dehors dei pubblici esercizi’
“Su tavolini e dehors preferisco che siano i singoli comuni a decidere, ci sono situazioni, anche all’interno della stessa città, troppo differenti e quindi poco uniformabili da una norma nazionale. Certo è che serve programmazione: non si può arrivare a poco più di un mese dalla scadenza delle attuali autorizzazioni e ancora non sapere se dal 1° luglio si potrà continuare a somministrare all’aperto oppure no!
Io credo che la pandemia ci abbia insegnato una cosa: la gente preferisce gli spazi aperti a quelli chiusi dei locali. Tavolini e servizio esterni ai pubblici esercizi sono quindi vitali, una scelta del consumatore prima e più che degli esercenti. Per questo non possiamo non tenerne conto. L’importante è non rinunciare a tre principi dai quali una città come Firenze non può prescindere: sicurezza, decoro, estetica. Salvi questi tre concetti, purché ad essere autorizzati siano i professionisti della somministrazione e non operatori improvvisati, a mio giudizio le autorizzazioni che hanno i requisiti dovrebbero divenire permanenti. Perché le imprese hanno bisogno non di improvvisazione ma di regole chiare e certe.”
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