Giorgio Del Ghingaro: “L’altra Toscana, voce dei territori, deve essere ascoltata”
Il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, ha lanciato un forte appello durante il convegno tenutosi a San Giovanni Valdarno questa mattina, sabato 30 novembre. Al centro del suo intervento, “l’altra Toscana”: quella formata dagli amministratori locali, dalle donne e dagli uomini che animano le realtà civiche del territorio, spesso libere dalle logiche partitiche e trasversali rispetto alle sensibilità politiche.
Il civismo come risorsa fondamentale
Del Ghingaro ha evidenziato il ruolo cruciale delle realtà civiche nei Comuni, definendole una componente essenziale della Regione: «La somma dei territori fa la Toscana. Ignorare il civismo, che rappresenta tanti cittadini, sarebbe un errore grave. È fondamentale tenerne conto nel dibattito per le elezioni regionali», ha affermato.
Competenza e politica: un cambio di paradigma
Il sindaco ha posto l’accento sulla necessità di una formazione politica basata sulla competenza, maturata attraverso l’amministrazione concreta dei territori: «Non si governa bene facendo politica; è la politica che nasce governando bene. Destra o sinistra dipendono dai valori, ma ciò che conta è l’efficacia del governo». Per Del Ghingaro, il movimento civico deve impegnarsi per colmare il vuoto di competenza, soprattutto nei partiti: «Serve una classe dirigente all’altezza, capace di superare il localismo e pensare in grande».
Le sfide principali: sanità, infrastrutture e rifiuti
Tra i temi chiave per il futuro della Toscana, Del Ghingaro ha menzionato la sanità, interrogandosi sull’efficacia degli ospedali di comunità in assenza di personale adeguato. Ha poi sottolineato la necessità di infrastrutture migliori, materiali e immateriali, per superare l’isolamento di alcune aree della Regione. Il dibattito sulla Multiutility, secondo lui, deve essere affrontato senza pregiudizi: «Se la politica è forte, non teme il privato», ha ribadito, confermando la sua posizione favorevole alla quotazione in Borsa della Multiutility.
Anche il tema dei rifiuti è stato centrale nel discorso: «Vent’anni fa, quando parlavo di Rifiuti Zero, mi consideravano un matto. Oggi l’economia circolare è al centro del dibattito, ma manca ancora il coraggio di riconvertire gli impianti di incenerimento».
Un pensiero regionale per i distretti industriali
Del Ghingaro ha poi affrontato la questione dei distretti industriali, dal marmo alla nautica, dall’oreficeria alla pelletteria, che costituiscono il cuore del PIL regionale: «Questi distretti rischiano di diventare semplicemente strumenti di arricchimento per pochi. Serve una visione regionale capace di mettere in rete queste realtà produttive».
Un invito all’ascolto e al dialogo
Infine, Del Ghingaro ha criticato le logiche di esclusione che penalizzano le realtà civiche, come avvenuto a Viareggio: «Marginalizzare una parte di comunità è un errore miope che crea antagonismi anziché collegamenti». Rivendicando la sua idea di “altra Toscana”, il sindaco ha concluso con fermezza: «Non è un’invenzione di questo ‘simpatico guascone’, come qualcuno ha detto per ridimensionarmi, ma la realtà viva dei territori. E deve farsi sentire».
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