Ius scholae, Bergamini (FI): “La politica deve dare risposte ai cambiamenti della società”
“Non abbiamo posto la questione sul piano dell’urgenza, ma sulla necessità che la politica torni a fare il suo mestiere: dare risposte ai cambiamenti della società prima che essi si verifichino. Vogliamo trovare un meccanismo tale per cui i ragazzi che crescono in Italia, parlano la nostra lingua e rispettano le nostre leggi, possano diventare cittadini in tempi ragionevoli con tutte le cautele e i controlli del caso. Per questo dieci anni di scuola ci paiono un criterio sensato”. Così, intervistata da La Notizia, la deputata e vicesegretaria nazionale di Forza Italia, Deborah Bergamini, interviene sullo Ius scholae. “Nel programma vi è l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale dei migranti regolari, porre la questione per le seconde generazioni non è una eresia. Viviamo in tempi veloci e i programmi si possono arricchire, aggiornare e allargare senza stravolgere una alleanza, Capire la società è il compito della politica e Forza Italia, che è un partito liberale e impegnato da tempo ad essere punto di riferimento dell’elettorato moderato, interpreta la libertà come il dare una possibilità”. Sul rapporto con gli alleati l’esponente azzurra sottolinea: “Il nostro spettro è il centrodestra nato per iniziativa di Silvio Berlusconi. Parliamo di una coalizione e non di un partito unico; quindi, vogliamo stimolare gli alleati a condividere con noi alcune svolte liberali che la società chiede e che un centrodestra moderno deve avere il coraggio di imprimere, la caduta del governo non è proprio nel novero delle possibilità. Ci aspettiamo, però, che da tutti gli alleati non ci sia dogmatismo nel confronto politico. Abbiamo sempre ascoltato e discusso le proposte degli amici del centrodestra che non erano nel programma. A volte le abbiamo condivise, altre volte no. Ma non è mai stata messa in discussione la tenuta della coalizione”, conclude.
No Comment! Be the first one.