Lucca, distrutte oltre 300 armi: un’operazione per la sicurezza
Un convoglio di Carabinieri ha lasciato Lucca alle prime ore del mattino per una missione particolare: la distruzione di un vasto arsenale di armi confiscate o consegnate spontaneamente. L’operazione, condotta dalla Compagnia dei Carabinieri di Lucca, ha portato alla rottamazione di 320 armi da fuoco e diverse armi bianche, ritenute non più idonee alla detenzione.
Partiti alle 4:00 con tre veicoli, di cui due di scorta, i militari hanno trasportato il carico al 15° Centro Rifornimento e Mantenimento dell’Esercito Italiano a Padova. Qui, 282 fucili, 38 pistole e numerose lame sono state affidate agli specialisti del centro, che hanno provveduto alla loro distruzione attraverso appositi macchinari.Le armi, raccolte dai dodici comandi della Compagnia di Lucca nel corso dell’ultimo trimestre del 2024, provengono da tre principali canali: sequestri giudiziari legati a procedimenti penali, consegne volontarie da parte di privati e ritiri cautelativi effettuati dai Carabinieri. Molti cittadini hanno deciso di disfarsi delle armi perché non più desiderate o perché ereditate da familiari sprovvisti dei permessi necessari. Altre, invece, sono state sottratte a persone che, a seguito di segnalazioni e verifiche, non risultavano più idonee alla loro detenzione. In questi casi, il Prefetto ha emesso specifici provvedimenti di divieto di possesso per prevenire eventuali abusi.
L’operazione si inserisce in un più ampio impegno delle forze dell’ordine per il controllo delle armi sul territorio. Solo nell’ultimo anno, oltre 1000 unità tra fucili, pistole, sciabole, coltelli e persino balestre sono state avviate alla rottamazione. Alcuni pezzi di particolare valore storico sono stati destinati al Ministero dei Beni Culturali per una possibile conservazione.
Nei prossimi giorni, i Carabinieri intensificheranno le verifiche sui detentori di armi nella Piana di Lucca, per garantire il rispetto delle normative e la corretta custodia dei materiali autorizzati. L’obiettivo resta quello di assicurare un maggiore livello di sicurezza e prevenzione nel territorio.
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