Lucca: Lungo inseguimento in autostrada, la polizia arresta tre giovani per rapina a una 77enne
Si è concluso con tre arresti un rocambolesco inseguimento che, nella mattinata di mercoledì 11 dicembre, ha visto protagonisti gli agenti della Polizia di Stato e tre cittadini sudamericani, accusati di rapina impropria ai danni di un’anziana signora di 77 anni.
L’episodio è iniziato nel parcheggio di un supermercato del quartiere San Concordio di Lucca, dove i tre giovani, rispettivamente un ventenne cubano, un ventiduenne peruviano e un ventisettenne ecuadoregno, provenienti dalla provincia di Milano, hanno utilizzato una tecnica ben nota per distrarre la vittima. Fingendo di segnalare delle monetine a terra, sono riusciti a sottrarle la borsa lasciata sul sedile dell’auto. Accortasi del furto, la signora ha cercato di fermarli ma è stata spintonata e fatta cadere a terra. Per lei, una prognosi di 10 giorni.
La fuga dei rapinatori è proseguita in autostrada. Gli agenti della Squadra Volanti di Lucca, prontamente allertati, sono intervenuti individuando l’auto dei malviventi, un veicolo di grossa cilindrata preso a noleggio. L’inseguimento è iniziato da Lucca Est, con i rapinatori che, pur di sfuggire, hanno guidato a velocità sostenuta e in maniera pericolosa, invadendo corsie di cantiere e persino procedendo contromano in alcuni tratti.
La Sala Operativa ha coordinato l’intervento, coinvolgendo le pattuglie dei Commissariati di Viareggio, Forte dei Marmi e della Polizia Stradale di Pontremoli e Borgo Taro. La fuga si è conclusa nei pressi di Borgo Taro, quando i fuggitivi, pressati dai mezzi della Polizia, hanno perso il controllo dell’auto, finendo contro un guardrail. I tre giovani hanno tentato un’ultima fuga a piedi, ma sono stati rapidamente bloccati dagli agenti e messi in sicurezza.
Gli arrestati sono stati condotti in Questura e posti a disposizione della Procura della Repubblica di Parma. Nessun poliziotto è rimasto ferito durante l’operazione. L’episodio ha dimostrato ancora una volta l’efficienza del lavoro sinergico delle forze dell’ordine, che hanno garantito la sicurezza pubblica nonostante la pericolosità del contesto.
La vicenda è un ulteriore monito sulla necessità di prestare attenzione a tentativi di furto e truffa, spesso rivolti a persone vulnerabili.
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