Politiche di coesione: investimenti e sfide per il futuro della Toscana
Il presidente del Consiglio regionale ha voluto esprimere la sua gratitudine al sindaco di Firenze, Sara Funaro, e al direttore di Anci Toscana, Simone Gheri, sottolineando l’importanza della politica di coesione come cardine fondamentale dell’Unione Europea. Questo strumento rappresenta un motore essenziale per uno sviluppo equo, inclusivo e sostenibile delle comunità locali. Tuttavia, ha evidenziato come l’attuale scenario europeo presenti sfide senza precedenti: la crisi energetica, la trasformazione digitale, il cambiamento climatico e le tensioni geopolitiche richiedono una risposta condivisa, ambiziosa e solidale.
Nel corso di un recente confronto con il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto, il presidente ha ribadito la necessità di mantenere una gestione decentrata dei fondi di coesione. Solo attraverso un’amministrazione che valorizzi le peculiarità territoriali si potranno ridurre le disuguaglianze e realizzare investimenti mirati ed efficaci, in grado di rispondere prontamente sia alle emergenze locali che alle sfide globali.
Mazzeo ha poi illustrato le risorse destinate alla Toscana per il periodo 2021-2027: oltre 2,5 miliardi di euro provenienti dai fondi europei, con 1,2 miliardi destinati al Programma FESR per sostenere la competitività delle imprese, l’innovazione tecnologica e la transizione ecologica, e 1,1 miliardi stanziati attraverso il Programma FSE+ per interventi sociali e di inclusione, con un occhio di riguardo alle fasce più vulnerabili della popolazione. Ha voluto inoltre evidenziare come queste cifre abbiano un impatto concreto sulla vita quotidiana dei cittadini, citando l’esempio del programma “Nidi Gratis” della Toscana, finanziato con il fondo FSE+, che nel solo 2023 ha coinvolto oltre 14mila bambini.
Per affrontare in modo efficace le disuguaglianze e garantire interventi tempestivi in situazioni di emergenza, come quella che ha recentemente colpito la Toscana, Mazzeo ha sottolineato la necessità di semplificare e snellire le procedure burocratiche. A suo avviso, è fondamentale rafforzare la governance multilivello per rendere le politiche di coesione uno strumento ancora più efficace nel collegare l’Europa ai territori e ai cittadini. Solo in questo modo, ha concluso, sarà possibile valorizzare appieno queste politiche e utilizzarle al meglio per il bene comune.
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