Prato, sfruttamento di lavoratori irregolari: arrestati tre imprenditori cinesi
Prato – Tre imprenditori di origine cinese, un uomo di 59 anni e due donne di 51 e 39 anni, sono stati arrestati con l’accusa di sfruttamento del lavoro e occupazione di cittadini stranieri privi di permesso di soggiorno. L’operazione, coordinata dalla Procura di Prato, ha portato alla convalida degli arresti da parte del giudice per le indagini preliminari del tribunale della città toscana.
Secondo quanto dichiarato dal procuratore Luca Tescaroli, le indagini hanno rivelato che all’interno delle aziende gestite dagli arrestati, situate a Prato e Carmignano, erano impiegati lavoratori stranieri senza documenti in regola. Questi operai risultavano assunti in nero, senza alcuna forma di contratto e, di conseguenza, privi di tutele salariali, previdenziali e assistenziali.
In totale, le autorità hanno identificato 25 lavoratori irregolari in condizioni di clandestinità sul territorio nazionale. Inoltre, i controlli hanno portato all’emissione di sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 135.000 euro e ammende superiori a 32.000 euro.
L’operazione rientra in un più ampio piano di contrasto allo sfruttamento della manodopera clandestina, un fenomeno ancora diffuso nel distretto tessile pratese.
No Comment! Be the first one.