Preoccupazione per i dazi di Trump per export Made in Tuscany
Carni bovine dal Brasile allevate utilizzando ormoni vietati in Europa, riso e chissà cos’altro dall’India dove gli standard produttivi sono notoriamente molto inferiori da quelli italiani. L’UE mette sul piatto dei consumatori del vecchio continente cibo di bassa qualità a prezzi stracciati da paesi terzi senza pretendere le stesse regole in materia di sicurezza alimentare, ambientale e sociale che gli agricoltori nazionali sono costretti ad osservare. Un approccio contestato a più riprese dagli agricoltori che non temono la libera concorrenza, quando è giocata ad armi pari, ma una competizione sleale si. Ed è quella che, secondo Coldiretti Toscana e Filiera Italia, rischiano di innescare gli accordi con i paesi del Sud America del Mercosur e con l’India, quest’ultimo annunciato nelle scorse ore. Timori e preoccupazioni sfogate anche nel recente blitz al porto di Civitavecchia con migliaia di agricoltori che hanno denunciato le importazioni di olio extravergine dalla Tunisia a basso costo che fanno crollare i prezzi del prodotto nazionale.
“Non vorremmo che dall’accordo Ue-India sia sempre il settore agroalimentare a pagarne forti conseguenze negative. Senza reciprocità non ci può essere concorrenza leale. – spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana – L’India, infatti pretende un accesso facilitato al mercato europeo, senza adeguarsi alle nostre regole. Se l’Unione Europea non afferma ora, in quel negoziato, un principio di reciprocità chiaro e vincolante si aprirà la strada a una politica commerciale pericolosa, dove ogni nuovo accordo — a partire proprio da quello con l’India — diventerà una minaccia diretta per l’agroalimentare della nostra regione e del nostro paese”. Motivazioni e timori che portano Coldiretti Toscana a chiedere al Governo e alle istituzioni europee “di opporsi a qualsiasi intesa commerciale che non metta al centro la reciprocità, accompagnata da un sistema di controlli efficaci che garantisca il rispetto delle stesse regole da parte di tutti i prodotti che entrano nel mercato europeo”.
La volontà di chiudere un accordo con l’India entro la fine dell’anno è altro fulmine a ciel sereno dopo i dazi che Trump è pronto ad applicare sui prodotti UE e che potrebbero colpire anche il nostro agroalimentare. “L’imposizione di dazi sulle nostre esportazioni aprirebbe ovviamente uno scenario preoccupante, tanto più in considerazione dell’importanza che il mercato statunitense ha per le nostre produzioni agroalimentari e non solo – spiega ancora la presidente regionale, Letizia Cesani -. Negli Usa l’agroalimentare regionale è cresciuto notevolmente superando gli 800 milioni di euro nei primi nove mesi del 2024, è un mercato che vale il 25% di tutto l’export Made in Tuscany, strategico ed importante per tanti prodotti, dal vino all’olio, dai formaggi agli insaccati. Per questo crediamo che debbano essere messe in campo tutte le necessarie azioni diplomatiche per scongiurare una guerra commerciale che danneggerebbe cittadini e imprese europee e americane”.
No Comment! Be the first one.