Rigassificatore Piombino: PD e M5S concordano sulla delocalizzazione entro il 2026
La delocalizzazione del rigassificatore di Piombino torna al centro del dibattito in Consiglio Regionale, con la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle e emendata dal Partito Democratico. L’obiettivo comune è assicurare che il rigassificatore venga trasferito dal porto di Piombino entro e non oltre luglio 2026, come stabilito dagli atti autorizzatori, e che vengano rispettati tutti gli accordi per lo sviluppo sostenibile del territorio.
“Siamo di fronte a una vicenda complessa, che richiede un impegno ancora più deciso nei confronti della città di Piombino e un monitoraggio rigoroso del processo di delocalizzazione per evitare ulteriori ritardi,” dichiara Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle. “La Giunta toscana dovrà seguire attentamente ogni fase del processo, garantire la piena realizzazione delle opere compensative e informare tempestivamente il Consiglio in caso di criticità. Grazie alla nostra mozione, questo sarà possibile.” Proseguendo, Galletti aggiunge: “Abbiamo accolto gli emendamenti del PD perché vanno nella stessa direzione della nostra linea politica e contribuiscono ad arricchire il testo, rafforzandolo ulteriormente. L’obiettivo che ci poniamo è quello di alzare un argine più solido contro le manovre propagandistiche della Lega, che, per voce del viceministro alle infrastrutture Edoardo Rixi, ha cercato di rimettere in discussione l’opera con fini esclusivamente elettorali in vista delle prossime elezioni in Liguria. Un approccio del genere rischia solo di danneggiare Piombino, e con questo atto vogliamo evitare che la città venga sacrificata per mere logiche di propaganda.”
Anche Gianni Anselmi, consigliere regionale del Partito Democratico e Presidente della Commissione Sviluppo Economico che ha costruito gli emendamenti alla mozione del Movimento 5 Stelle, sottolinea “l’importanza di un’azione concreta e condivisa. Abbiamo emendato la mozione che condividiamo nell’obiettivo di garantire il rispetto delle tempistiche sulla delocalizzazione del rigassificatore, per chiedere al Governo di definire un quadro di interventi strutturali nell’Area di crisi complessa di Piombino. Più che di compensazioni parlerei di impegni che la città attende da molto tempo, che prescindono dalla presenza del rigassificatore e che riguardano i collegamenti viari e ferroviari, lo sviluppo del porto, le bonifiche, il grande tema dei nuovi spazi per piccole e medie imprese, gli impianti di produzione di energie rinnovabili. Un lavoro da portare avanti attraverso l’aggiornamento degli Accordi di Programma già stipulati, così come previsto dai miei emendamenti al Programma Regionale di Sviluppo”.
Entrambi i gruppi, PD e M5S, convergono sulla necessità di rispettare le scadenze e rafforzare il percorso di sviluppo sostenibile del territorio, garantendo una guida pubblica nelle negoziazioni per le aree demaniali e ponendo particolare attenzione alla rigenerazione e riqualificazione produttiva e ambientale delle aree industriali e portuali di Piombino. La mozione sarà discussa nel prossimo Consiglio Regionale, con l’obiettivo di dare certezze al territorio e costruire un futuro solido per la comunità.
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