FIRENZE – “Il servizio ‘Zerocode’ per la prenotazione di prelievi del sangue in Toscana non è accessibile a tutti. Chi risiede fuori regione, infatti, non può usufruirne né prenotare telefonicamente. Una situazione che penalizza i cittadini non residenti, costringendoli a seguire un percorso complesso e poco agevole per accedere alle cure sanitarie.” È quanto denuncia Giovanni Galli, consigliere regionale della Lega e membro della Commissione Sanità.
Galli porta all’attenzione il caso del signor Alessandro, 83 anni, che trascorre parte dell’anno a Firenze pur essendo residente in un’altra regione. Necessitando di analisi del sangue periodiche, ha tentato di utilizzare il servizio ‘Zerocode’ con la sua ricetta medica, scoprendo con sorpresa che per lui non era disponibile. Anche chiamando il numero dedicato, non è stato possibile prenotare l’esame.
“L’operatore gli ha consigliato di recarsi direttamente in un centro prelievi dell’ASL per fissare l’appuntamento. Tuttavia, una volta arrivato, gli è stato comunicato che non avrebbe potuto scegliere giorno e orario, ma avrebbe dovuto aspettare la fine dei prelievi dei pazienti con prenotazione. Un disagio significativo per un ultraottantenne con patologie pregresse, che si è trovato costretto a un’attesa incerta e scomoda.”
Galli sottolinea come questa procedura sia discriminatoria nei confronti di chi, pur non essendo residente in Toscana, necessita di prestazioni sanitarie. “È davvero impossibile garantire maggiore ospitalità e collaborazione a chi ha bisogno di un semplice prelievo ematico? Dobbiamo costringerlo a rivolgersi a strutture private, con costi ben più elevati? Questo sistema, che dovrebbe essere solidale e universalistico, finisce per escludere proprio chi è più fragile.”
Il consigliere conclude il suo intervento con un appello alle istituzioni regionali, chiedendo al Presidente Giani e all’Assessore Bezzini di rivedere l’organizzazione del servizio per renderlo realmente accessibile a tutti.
Giovanni Galli – Consigliere Regionale Lega
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