Toscana, investimenti sui laboratori di sanità pubblica: tecnologia e servizi potenziati
La Regione Toscana continua a puntare sul potenziamento dei laboratori di sanità pubblica, fondamentali per la tutela della salute collettiva. Con tre strutture distribuite sul territorio, ciascuna con specifiche competenze, il sistema laboratoriale regionale garantisce analisi avanzate e supporto a enti pubblici e privati.
Ogni anno, i laboratori analizzano circa 65 mila campioni e oltre 610 mila parametri grazie a un team multidisciplinare composto da chimici, biologi, fisici, geologi e tecnici sanitari. Istituiti nel 2012 con l’obiettivo di ottimizzare risorse ed efficienza, questi centri beneficiano di un costante piano di investimenti: circa sei milioni di euro stanziati per il miglioramento delle attrezzature e l’ottimizzazione dei processi.
Il presidente della Regione, Eugenio Giani, sottolinea l’importanza di questi centri: “I laboratori di sanità pubblica sono un pilastro essenziale per la salute dei cittadini toscani. Grazie agli investimenti e alla professionalità del personale, garantiamo servizi di altissima qualità e innovazione”. Anche l’assessore regionale alla salute, Simone Bezzini, evidenzia il ruolo strategico di queste strutture: “Spesso poco visibili, i laboratori sono cruciali per assicurare elevati standard sanitari. Desidero ringraziare il personale per l’impegno e la competenza con cui svolge questa attività”. Nel 2023 è stato introdotto un dipartimento interaziendale per rafforzare la collaborazione tra le strutture, promuovere formazione specialistica e migliorare la gestione diagnostica e organizzativa, con particolare attenzione agli ospedali di piccole dimensioni.
Ogni laboratorio ha un’area di competenza specifica:
Firenze: analisi chimica e microbiologica di alimenti non animali, acque minerali e termali, farmaci, cosmetici e sicurezza chimica.
Lucca: centro di riferimento per l’analisi delle acque potabili, di piscina e per la dialisi.
Siena: specializzato in igiene industriale, rischio biologico in ambienti lavorativi e vita quotidiana, analisi sull’amianto e sicurezza acustica ed elettromagnetica.
Tutti e tre i centri collaborano con i dipartimenti di prevenzione delle Asl, ospedali, aziende e cittadini, offrendo servizi su richiesta anche a pagamento. Inoltre, partecipano attivamente a task force regionali su ambiente, salute e cambiamenti climatici e supportano studi epidemiologici condotti da istituti di ricerca come Ars e Ispro.
Grazie ai finanziamenti del Piano nazionale degli investimenti complementari al Pnrr, dal 2023 sono stati rinnovati molti strumenti obsoleti, tra cui microscopi elettronici a scansione, sistemi cromatografici avanzati e apparecchiature per la PCR in tempo reale. Entro il 2026, verranno completati gli ultimi acquisti e saranno effettuati interventi strutturali per migliorare l’efficienza energetica e la gestione dei campioni.
L’investimento rappresenta un ulteriore passo avanti nella modernizzazione del sistema sanitario regionale, rafforzando il ruolo dei laboratori come presidi indispensabili per la prevenzione e il controllo della salute pubblica.
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